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09.04.2021 SOSTENIBILITÀ SOCIALE, SFIDA PER LA COMPETITIVITÀ

La sostenibilità in tutte le sue declinazioni: ambientale, economica e sociale. Un comune denominatore che attraversa le imprese, dall'industria ai servizi alla finanza, e la società, considerato un percorso imprescindibile per lo sviluppo del futuro. Ne sono convinti tutti i protagonisti che hanno parlato ieri al Sustainable Economy Forum 2021 promosso da Confindustria e San Patrignano, moderato da Sebastiano Barisoni, vicedirettore esecutivo di Radio 24. «Senza alcun ottimismo di maniera la sfida su ambiente, digitale e finanza sostenibile ha solo bisogno di una cornice chiara e meditata da parte dello Stato. Sull'ambiente l'Italia è già in testa alle graduatorie europee», ha esordito il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi. Un tema che invece lo vede «molto preoccupato» è la sostenibilità sociale. Ed ha spiegato perché: l'Italia vive da 25 anni prigioniera di una visione che non riesce a cambiare, che ci fa perdere più pil dei nostri partner e ci fa metter di più a recuperarlo, prigioniera di una produttività stagnante. Il reddito pro capite è tornato a quello di 26 anni fa. Il conto è pagato dai soggetti più deboli, giovani e donne, si sono aggravate le fratture sociali. Per Bonomi serve una revisione generale dell'intervento dello Stato, su più fronti: una modifica dell'offerta formativa pubblica, un' impostazione nuova della previdenza «perché la nostra spesa pubblica è nella media europea ma paurosamente sbilanciata a favore delle pensioni». Anche sulle entrate fiscali serve una «revisione profonda e organica». 

L'assegno unico votato in Parlamento ha il merito per il presidente di Confindustria, di mettere sotto un unico ombrello la molteplicità caotica di troppi e disomogenei bonus a tempi per famiglie e figli, ma senza una «revisione complessiva dell'Irpef» i benefici rischiano di non andare a chi davvero soffre il prezzo di 25 anni di scelte sbagliate. E poi il Covid: «le 110 mila vittime sono una cifra devastante, aggravata dal fatto che non poche potevano essere salvate se il governo precedente non avesse fatto errori». Con gli effetti sul mercato del lavoro: «l'Italia ci ha messo sei anni a creare 850mila posti e solo nel 2020 ne abbiamo persi oltre la metà nonostante il blocco dei licenziamenti», ha continuato Bonomi che attende di vedere tra tre settimane come il premier Draghi abbia «recuperato il tempo perduto» e la «chiarezza delle scelte» sul Recovery Plan.

Sostenibilità e sociale: «c'è un'emergenza povertà», ha detto il ceo di Intesa SanPaolo, Carlo Messina. Sul tema c'è un progetto della Banca, che negli ultimi due anni ha distribuito 17 milioni di pasti, deciso di erogare prestiti a tasso zero ai giovani che vogliono studiare, ha donato 100 milioni di euro al settore sanitario: «il mondo della finanza è un pilastro della sostenibilità, per noi fa parte del dna della banca». Finanza e industria: Giuseppe Lavazza, vice presidente del Gruppo, ha indicato l'obiettivo arrivare alla neutralità di emissioni nel 2030; Andrea Illy, ha parlato di economia della rigenerazione, per rigenerare persone, economia e ambiente. Per la mobilità Andrew Barr, vice presidente di Hitachi, ha parlato di treni regionali a batteria, mentre Roberto Colaninno, presidente Piaggio, ha ipotizzato una mobilità pedestre per le grandi città.

Le scienze della vita sono protagoniste: «serve un sistema sanitario e di welfare più forte, che veda insieme pubblico e privato, con competenze innovative», ha detto Gianfelice Rocca, presidente del Gruppo Techint e del Gruppo Humanitas, oltre che Special Advisor di Confindustria per le Life Sciences. Su tutto una considerazione, sottolineata dalla vice presidente di Confindustria per Ambiente, Sostenibilità e cultura: la transizione energetica ed ecologica deve essere fatta nei tempi e nei modi giusti, per non mettere a rischio la competitività delle imprese e del paese.

Appuntamento per il prossimo anno, come ha preannunciato il presidente della Fondazione San Patrignano, Carlo Clavarino, che ha sottolineato l'importanza della collaborazione tra aziende e istituzioni, anche a livello internazionale.

Articolo di Nicoletta Picchio pubblicato su Il Sole 24 Ore del 9 aprile 2021